Anche se non angelo lucente, ti soffermi
ogni volta a ricomporre la fitta rete
smagliata del mio smarrirmi, ed io,
lusingato, accosto la testa sui tuoi seni materni.
Tiepidi sospiri tra timidi gemiti
infrangono il buio del mio perdono.
Compagna onnipresente, nel
tuo sgomento perdoni i
furtivi miei godimenti.
j
Maledici il tempo alla mia bieca
infedeltà, e ad ogni mio sorriso
riflesso di lune vogliose il pianto
era il tuo a soffocarti l'anima, e ad
ogni mia ferita insana era il tuo
orgoglio a sanguinare.
Dolcissimo conforto!
Mia forte compagna, lascia che la
testa mia confusa di notti di vino
impregnate nell'afrore di sesso si
plachi sul tuo grembo sapiente;
lascia che questo mio piangere
cancelli il tormento a te recato.
Lasciami riposare il cuore nella
penombra dei penduli viola del glicine.
Poi sfiancami per sempre di te.
Dei tuoi sorrisi fausti.
Buongiorno, in punta di piedi mi avvicino alle tue parole, stupende ed emozionanti. Ogni tuo scritto è vibrante ed intenso nell'unicità di singola espressione.Lascio qui il segno del mio passaggio in un sorriso d'ammirazione. Buona serata.
RispondiEliminaGrazie per la tua visita Antonio.
RispondiEliminaBello il tuo blog, lo seguirò.... e...si sono romantica, come tutti i sognatori :0)
dolcissimo conforto questi versi
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