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Fiori dell'anima

La luce si è dissolta sul tuo viso, ed io non posso fare altro che nascondermi tra le pieghe della tua pelle,  per ascoltare ogni singolo battito del tuo cuore. Sarò il tuo sudore, cosi potrai asciugare   le tue dannate pene. Sarò profumo dolce sulla tua pelle amara, cosi respirerai fragranti primavere. Mi calerò nella notte più nera per camminare sospeso sul tuo grembo nudo,  disseterò la tua anima arida affinché possa tornare a fiorire l'amore . 2010

Dopo Auschwitz di Yehuda Amichai


Dopo Auschwitz non c’è teologia:
dai camini del Vaticano si leva fumo bianco,
segno che i cardinali hanno eletto il papa.
Dalle fornaci di Auschwitz si leva fumo nero,
segno che gli dei non hanno ancora deciso di eleggere
il popolo eletto.
Dopo Auschwitz non c’è teologia:
le cifre sugli avambracci dei prigionieri dello sterminio
sono i numeri telefonici di Dio
da cui non c’è risposta
e ora, a uno a uno, non sono più collegati.

Dopo Auschwitz c’è una nuova teologia:
gli ebrei morti nella Shoah
somigliano adesso al loro Dio
che non ha immagine corporea né corpo.
Essi non hanno immagine corporea né corpo.

Yehuda Amichai

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