La migliore scelta (Satira)
Per gioco o chissà per quale bizzarra idea,
mi chiese con quegli occhi da furbetta,
quale tipo di morte avrei preferito
negli anni avvenire, qualora mi fosse
stato concesso la possibilità di scelta.
O mia adorata Mila! Risposi con la mano
ben salda sul pomello di ferro del letto:
la morte è infame, imprevedibile,
prima o poi arriva per tutti e non ti concede
via d'uscita; tuttavia, la migliore scelta
è quella di morir tra le tue cosce,
perchè non c'è morte più bella e beffarda
che crepar coll'uccello dentro il tuo sesso
aperto come allegro bordello, con le mani
strette a morsa sul turgido tuo sedere di giovane sposa;
o magari nella dolce agonia di uno sfrenato pompino,
che nel bel mezzo dell'ultima colata
tiri l'ultimo respiro che ti resta.
Amen!
Amen!
Orsù Mila! La tua curiosità e' assai perversa;
non spogliarti ti prego, tieni a bada la tua smania.
non spogliarti ti prego, tieni a bada la tua smania.
O amata mia dall'aria funesta lungi da me l'idea
di spingerti giù dal letto, ma una cosa ti chiedo stasera:
lasciala campà cent'anni la vita mia .
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