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Sai cara 🎶

L'assidua voglia d'amarti di sempre s'è spenta dentro un'altra poesia,  nascosta tra la piega del tuo u ltimo sorriso.    Ricordi amore, quella sera era la prima vera sera d'amore: avevi i capelli raccolti da una spilla lucente, gli occhi assai teneri, una lunga gonna con uno spacco lungo;  ti posai la mano in mezzo alle gambe fredde, con la lingua ti cercai la lingua; ricordi amore, ti sfiorai lo slip, eri leggermente umida credo d'amore, tu mi serrasti la mano  tra le tue cosce, volesti che ti scostassi lo slip color cipria, le labbra che m'invocavano la lingua. Ricordi, ci giurammo amore eterno perché  non fu soltanto sesso.  E sono tante le volte che penso a quella nostra prima volta, ora che te ne vai con un mezzo sorriso stampato  sul viso,  mentre reciti convenevoli addii: "Sai amore... mi dispiace" Testo 2015 pubblicato 2019

La nonna di G.D'annunzio





 Versi di Gabriele D’Annunzio dedicati alla nonna.


"La nonna" 


D’inverno ti mettevi una cuffietta

coi nastri bianchi come il tuo visino,

e facevi ogni sera la calzetta,

seduta al lume, accanto al tavolino.


Io imparavo la storia sacra in fretta

e poi m’accoccolavo a te vicino

per sentir narrar la favoletta

del Drago Azzurro e del Guerrier Moschino.


E quando il sonno proprio mi vinceva

m’accompagnavi fino alla mia stanza

e m’addormivi al suono dei tuoi baci.


Agli occhi chiusi allor mi sorrideva

in mezzo ai fiori una gioconda danza

di sonni dolci, splendidi e fugaci.


*


Chi era la nonna di Gabriele D’Annunzio

Gabriele D’Annunzio conobbe solo la nonna paterna Anna Giuseppa Lolli, in quanto la madre della sua adorata mamma Luisetta De Benedictis era morta prima che lui nascesse. Anna Lolli era stata la madre adottiva di Francesco Paolo D’Annunzio, il padre del poeta, che era figlio di Camillo Rapagnetta e della sorella di Anna, Rita Lolli.

Anna aveva sposato in seconde nozze un ricco commerciante e armatore di nome Antonio D’Annunzio. In seguito all’adozione Francesco Paolo, con il benestare del padre Camillo Rapagnetta ancora in vita, decise di assumere il cognome del genitore adottivo. E di conseguenza il piccolo Gabriele alla nascita fu battezzato D’Annunzio.

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