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Aspettando Natale

Fiammelle di candele si fanno belle come stelle che omaggiano  con timido splendore i tuoi occhi chiari di luna piena.  Luce e ombre sulle pareti e nei capelli tuoi raccolti  da un nastro rosso  come sole di tramonto. Fuori dai vetri l'inverno esalta il meglio di sé: leggiadri fiocchi di neve lentamente ricoprono l'abete e l'agrifoglio sul muschio profumato di cose vissute, sopra piccole sporgenze di stretti percorsi di pietre e radici che costeggiano il bosco assopito nel silenzio. Sereni i nostri cuori dentro queste mura calde davanti al focolare  che unisce il nostro amore. Tu, che mi stringi le mani forte sui tuoi fianchi benedetti in questo giorno di festa e vino rosso, tra il profumo di mandarini e castagne sul fuoco  nell'attesa che venga Natale  e l'anno Nuovo. Di questi notti che vorrei  non finissero mai per non tornare a respirare le cose di sempre, tra il rumore della pazza folla che non so più amare . 2011

Un uomo tutto d'un pezzo






Questa è la storia di un uomo basso e tarchiato, quasi
sempre in doppiopetto con l'unico difetto di sentirsi
un uomo tutto d'un pezzo.
Nel suo rione lo chiamavano: "u strunzo".
Quando il mondo lo faceva incazzare, gli dava una
spinta e lo faceva cascare. Per le donne era un re e
se le trombava all'ora del the, e se erano emancipate
se le faceva strapazzate.
Diceva d'essere maschilista e per questo se ne
vantava. Era un uomo tutto d'un pezzo e pretendeva
rispetto da questo mondo disamorato.
Della gente se ne fregava se gli diceva impertinente,
ma non per questo li biasimava, tirava dritto e li perdonava;
 ma se gli davano del coglione se li mangiava
come un leone.
Era così, nel bene e nel male lui si sentiva un uomo speciale.

Questa è la storia di un uomo tutto d'un pezzo e, se volete
conoscere il suo nome, lo troverete in quel luogo dove
regna poco rumore, sopra una pietra di marmo è inciso il
 suo nome con accanto la sua foto in bianco-nero: "Qui riposa
o forse no, Alfio Puccinno sbranato dal suo cane
 Serafino, in un tragico momento di misteriosa follia."Amen".

Il grosso cane fu presto amato e stimato da tutti i cornuti
del rione, i quali in segno di gratitudine, gli donarono una
medaglia d'oro con scritto: "Grazie Pastore Serafino!"



Però le donne a lui... dicevano di si!



















Commenti

  1. Buona serata, io mi chiamo proprio come questo personaggio, però non sono così strunzo, rispetto tutti e leggendo mi sono un po' incazzato anche se un racconto divertente.

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