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Anima strappata

Ormai è la solita storia, ti piace guardarti  intorno, per giocare con l'amore facile, che fa godere e poco soffrire. Illuso sarà il tuo prossimo spasimante quando si confiderà con te, sarai come sempre la stessa imbrogliona, con le tue labbra rosse seduta al tavolo di un bar con la sigaretta tra le dita. Ti farai corteggiare come piace a te, lo ingannerai con le solite bugie, e lui davanti alla sua birra s'innamorerà di te. Ormai, il tuo compiangersi addosso ti regala  rabbia senza ricevere in cambio l'amore che un giorno ti hanno rubato. Sei stata uccisa dentro, quando ancora eri un fiore da sbocciare dalla furia bestiale di un lurido  bastardo, quando ancora giocavi   con la bambola del tuo compleanno; ed ora vuoi vendicarti per dimenticare, ma sai in cuor tuo che non sarà così. Questa vita ti ha schiacciato al muro strappandoti l'anima,  e ora, convivi con l'angoscia che ti stringe dentro la sua...

Un uomo tutto d'un pezzo






Questa è la storia di un uomo basso e tarchiato, quasi
sempre in doppiopetto con l'unico difetto di sentirsi
un uomo tutto d'un pezzo.
Nel suo rione lo chiamavano: "u strunzo".
Quando il mondo lo faceva incazzare, gli dava una
spinta e lo faceva cascare. Per le donne era un re e
se le trombava all'ora del the, e se erano emancipate
se le faceva strapazzate.
Diceva d'essere maschilista e per questo se ne
vantava. Era un uomo tutto d'un pezzo e pretendeva
rispetto da questo mondo disamorato.
Della gente se ne fregava se gli diceva impertinente,
ma non per questo li biasimava, tirava dritto e li perdonava;
 ma se gli davano del coglione se li mangiava
come un leone.
Era così, nel bene e nel male lui si sentiva un uomo speciale.

Questa è la storia di un uomo tutto d'un pezzo e, se volete
conoscere il suo nome, lo troverete in quel luogo dove
regna poco rumore, sopra una pietra di marmo è inciso il
 suo nome con accanto la sua foto in bianco-nero: "Qui riposa
o forse no, Alfio Puccinno sbranato dal suo cane
 Serafino, in un tragico momento di misteriosa follia."Amen".

Il grosso cane fu presto amato e stimato da tutti i cornuti
del rione, i quali in segno di gratitudine, gli donarono una
medaglia d'oro con scritto: "Grazie Pastore Serafino!"



Però le donne a lui... dicevano di si!



















Commenti

  1. Buona serata, io mi chiamo proprio come questo personaggio, però non sono così strunzo, rispetto tutti e leggendo mi sono un po' incazzato anche se un racconto divertente.

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