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Nascondiglio materno 🎶

Testo cantato Accademia Anonimo Internazionale  https://storage.aisongmaker.io/audio/bb76dbc8-46c0-4bef-8ddb-00a69caae417.mp3 Fin da piccolo ho sempre affrontato  il pericolo nascondendomi sotto la gonna delle donne. Ma non per vigliaccheria come qualcuno potrebbe pensare. Nulla di tutto questo, bensì un innato  istinto verso un punto di salvezza, direi fortunato per certi aspetti. E' un gran conforto stare lì, lontano dai pericoli della vita, con la certezza che gli altri non potranno  toccarti neanche con un dito. D'altro canto, non credo di suscitare scalpore se questo mio modo di nascondere  il mio piccolo corpo sotto la gonna  delle donne possa apparire bizzarro o quant'altro. Credetemi; e' decisamente protettivo, e soprattutto vantaggioso. Se guardiamo bene, da un punto di vista positivo, lo potremmo definire un nascondiglio sicuro, dai contorni seducenti: come calze, mutande, sottoveste, e fuori coscia, quest'ultimo e' per scorgere  se il perico...

Un uomo tutto d'un pezzo 🎶







Testo cantato Accademia Anonimo Internazionale 


Questa è la storia di un uomo basso e tarchiato, quasi
sempre in doppiopetto con l'unico difetto di sentirsi
un uomo tutto d'un pezzo.
Nel suo rione lo chiamavano: "u strunzo".
Quando il mondo lo faceva incazzare, gli dava una
spinta e lo faceva cascare. Per le donne era un re e
se le trombava all'ora del tè, e se erano emancipate
se le faceva strapazzate.
Diceva d'essere maschilista e per questo se ne
vantava. Era un uomo tutto d'un pezzo e pretendeva
rispetto da questo mondo disamorato.
Della gente se ne fregava se gli diceva impertinente,
ma non per questo li biasimava, tirava dritto e li perdonava;
 ma se gli davano del coglione se li mangiava
come un leone.
Era così, nel bene e nel male, lui si sentiva un uomo speciale.

Questa è la storia di un uomo tutto d'un pezzo e, se volete
conoscere il suo nome, lo troverete in quel luogo dove
regna poco rumore, sopra una pietra di marmo è inciso il
 suo nome con accanto la sua foto in bianco-nero: "Qui riposa
o forse no, Alfio Puccinno sbranato dal suo cane
 Serafino, in un tragico momento di misteriosa follia.

Pace all'anima sua... 

Il grosso cane fu presto amato e stimato da tutti i cornuti
del rione, i quali in segno di gratitudine gli donarono una
medaglia d'oro con scritto: 
"Grazie Pastore Serafino!"
Però le donne a lui... dicevano di si!

Di si...


2019









Commenti

  1. Buona serata, io mi chiamo proprio come questo personaggio, però non sono così strunzo, rispetto tutti e leggendo mi sono un po' incazzato anche se un racconto divertente.

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