Uccello perduto (Satira indecente)
sono anni che t'aspetto!
Ed io non so più cosa inventare
per togliermi dalla testa
questa gran voglia di trombare.
Il mio corpo cuoce a fuoco lento
come carne sulla brace
mentre giro e mi rigiro
su quest'isola di letto.
Son sudata, son distrutta
sento il fuoco tra le dita;
sarò pazza o perversa
ma la fica adesso è sazia.
E mi nasce il sospetto
a tal piacevole diletto
d'esser troia al tuo cospetto.
d'esser troia al tuo cospetto.
Per concludere ti dico:
non importa, non tornare,
fatti una sega e lasciami stare.
Troppi anni son passati
e il tuo uccello a quanto pare
ha cessato di volare .
Commenti
Posta un commento