Passa ai contenuti principali

In primo piano

Aspettando Natale

Fiammelle di candele si fanno belle come stelle che omaggiano  con timido splendore i tuoi occhi chiari di luna piena.  Luce e ombre sulle pareti e nei capelli tuoi raccolti  da un nastro rosso  come sole di tramonto. Fuori dai vetri l'inverno esalta il meglio di sé: leggiadri fiocchi di neve lentamente ricoprono l'abete e l'agrifoglio sul muschio profumato di cose vissute, sopra piccole sporgenze di stretti percorsi di pietre e radici che costeggiano il bosco assopito nel silenzio. Sereni i nostri cuori dentro queste mura calde davanti al focolare  che unisce il nostro amore. Tu, che mi stringi le mani forte sui tuoi fianchi benedetti in questo giorno di festa e vino rosso, tra il profumo di mandarini e castagne sul fuoco  nell'attesa che venga Natale  e l'anno Nuovo. Di questi notti che vorrei  non finissero mai per non tornare a respirare le cose di sempre, tra il rumore della pazza folla che non so più amare . 2011

Poesie erotiche di G. Apollinaire






La Nudità Dei Fiori


La nudità dei fiori è il loro odore carnale
Che palpita e si eccita come un sesso femminile
E i fiori senza profumo sono vestiti di pudore
Essi prevedono che si vuol violare il loro odore
La nudità del cielo è velata di ali
Di uccelli che planano d'attesa inquieta d'amore e di fortuna
La nudità dei laghi freme per le libellule
Che baciano con azzurre elitre il loro ardore di spume
La nudità dei mari io la adorno di vele
Che esse strazieranno con gesti di raffica
Per svelare il loro corpo allo stupro innamorate di esse
Allo stupro degli annegati ancora irrigiditi d'amore
Per violare il mare vergine dolce e sorpresa
Del rumore dei flutti e delle labbra appassionate.


Guillaume Apollinaire


___________________________



La Sottoveste



Buondì Germaine Avete una bella sottoveste
Una bella sottoveste di regina e regina crudele
Fatemi toccare la seta Una seta del Giappone
Con un largo volant di merletto antico

Questa campana di seta ove il doppio batacchio
Delle gambe rintoccò a morto per i miei capricci
Io la suono mia Germaine col seno palpitante
E le mani appoggiate sulle vostre anche complici

La vostra camera mia campana è un affascinante campanile
ove le mie mani sulla seta mi straziano le orecchie
I ganci forca delle sottovesti appese
dondolano impiccati di seta che mi meravigliano

Immobile come un gufo la lampada veglia



Guillame Apollinaire


_______________________________

Commenti

Post più popolari