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Lune rosse

Due bicchieri di felicità per brindare al nostro pazzo amore, bello come un film  di spiagge hawaiane con i tuoi  occhi languidi che brillano nei miei, mentre la musica delle onde culla le nostre vibrazioni  in queste straordinarie notti di lune rosse d'amore. Tu che sei quella che non chiede mai e fai di me un guerriero di pace, tu che quando ti vesti di sorrisi fai splendere il sole nei cieli dipinti di arcobaleni che cancellano il grigio delle delusioni, tu che sai leggere in fondo ai pensieri che custodisco per te, quando ti spogli per fare l'amore intanto   che canti la canzone che ho scritto per te, diventi una stella che arrossisce davanti alla luna che splende nel cielo dei nostri peccati. Tu che sei frutto da mordere e succhiare dalle tue labbra che sanno di sale  la fame che disseta sotto queste notti di lune rosse.

108





 Alla messa della domenica al termine dell'omelia,

 il parroco rivolgendosi ai fedeli, domandò:

- Quanti di voi sono riusciti a perdonare i propri nemici?

Tutti alzarono la mano, tranne una vecchietta in seconda fila.

- Maria, tu non sei disposta a perdonare i tuoi nemici? 

chiese il parroco.

“Non ho nemici”, rispose dolcemente.

- “Questo è molto raro!” - replicò il prete. “Quanti anni hai?”

- 108 anni

Tutti i presenti si alzarono in piedi e applaudirono

 a lungo l'anziana signora.

- “Vieni a dirci come vivere 108 anni 

e non avere nemici” disse il parroco.

La vecchia donna si alzò a fatica e raggiunto l'altare

 con le mani tremanti sul microfono,

guardò l'assemblea e commossa esclamò:

- Sono tutti morti, quei figli di puttana!






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