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Forze potenti rubano sentimenti

Forze potenti rubano sentimenti  Guardo lontano tra la folta  figura della montagna dove il ruscello  scorre verso il mare è si è proprio un grande spettacolo  acqua dolce cristallina suona  la leggera ninna nanna  immersa nella totale tranquillità. Tutto è bello e normale  nel suo aspetto naturale  le foglie degli alberi  sventolano ad ogni alito di vento  con gli uccelli che cantano la loro libertà. E' un assordante silenzio  che può mettere paura  nella sua semplice maestosità. Il pensiero va dove tutto è sereno  scrolla di dosso la parte sbagliata di te con un grande sospiro ti senti leggero. Ti chiedi perché certe emozioni  non arrivano nel traffico di tutti giorni  della città piena di confort  di belle signore vetrine e luci artificiali  è si è proprio lì che godiamo un casino  se c'è distrazione che cancella le guerre. Però alla fine mi preoccupo un po'  delle lunghe attese davanti all...

Paul Verlaine - Hombres





Hombres   1



Oh non bestemmiare, poeta e ricordati
Non è male la donna e val la pena chiavarla,
Le fa onore il culo, benché un poco obeso,
Da parte mia, molte volte l'ho assaggiato.

Quel culo, e le poppe che nido per le carezze!
In ginocchio lo bacio e lecco il pertugio
Mentre le mie dita frugano nell'altro pozzo,
E i bei seni, che sporcaccione le loro pigrizie!

E poi serve ancora quel culo, soprattutto a letto
Come aiuto di cuscini, di sottopancia,
Come molla svettante del vero ventre perché entri
Più innanzi l'uomo nella donna che ha eletto.

Vi riposo le mani, le braccia anche, le gambe,
I piedi. Si tanta freschezza, elastica rotondità
Ne fan per me un luogo di riposo desiderabile dove,
Vagabondo, a tratti il desiderio in voti in gamba.

Ma paragonare il culo dell'uomo a quel buon culo!
A quel gran culo men voluttuoso che pratico
Il culo dell'uomo, fior di gioia e d'estetica!
Proclamarsene soprattutto il servo e il vinto!

"E' male"! ha detto l'amore. E la voce della storia:
Culo dell'Uomo, onore puro dell'Ellade e lustro
Divino di Roma vera e più divino ancora
Di Sodoma morta, martire per la sua gloria.

Shakespeare, abbandonando all'improvviso Ofelia,
Cordelia, Desdemona, tutto il bel sesso
Cantava in magnifici versi - s'incazzi uno sciocco -
La forma mascolina e il suo alleluja.

I Valois adavan pazzi del maschio e nella nostra era
L'Europa imborghesita e tanto femminile
Ammirava tuttavia quel Luigi di Baviera
Il re vergine dal gran cuore che per l'uomo solo batte.

La carne, anche la carne della donna, proclama
Il culo, il cazzo, il torso e l'occhio del fier Pulzello,
E per quello, secondo il consiglio di Rousseau,
A volte bisogna, o poeta, "lasciar la dama" per un po'.


1891 P.Verlaine



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