Comunque bella




Attrae il tuo viso,
ma poi mi turba,
così bianco, così stanco,
con gli occhi
gonfi arrossati.
Mi fa pensare a notti
immerse nel piacere di tanti guai
alle quali non sai rinunciare.
Eppure sul tuo viso
vive tanta tenerezza,
ormai oggetto di desiderio
di piovre sul tuo seno
fino a vibrar al centro.
Io sono qui e chiedo solo
di toglierti la maschera
che brucia dentro.
Guardati intorno, poi il cielo lassù,
scorgerai la luce di una nuova alba.
Quella lapide senza nome
sarà reliquia di una maschera svanita.







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