La goccia
Rimproverarsi senza esserne sicuri, riflettere fissando nel vuoto. Saper che la goccia ancora oggi scava la roccia. Il tempo scorre e modella gli ideali in prospettive diverse: sarà luce, oppure oscurità sulle lusinghe di cose incompiute. Immaginare, osservare, ascoltare, è tutto quel che scrivo a quel che dico sulle vicende della vita, sulla felicità, sulla frustrazione, alla gloria che viene e va nei fuochi perversi dell'umanità. Insomma, chi siamo in realtà, se non pezzi di carne con una scatola grigia con dentro le nostre convenzioni sociali ognuna diversa dagli altri. Nessuno ricorda quando si nasce, come nessuno sa dopo la morte. Godersi la vita è l'unico modo per togliersi di dosso tutto quello che nuoce, perché quando sai di non sbagliare, non esiste una ragione plausibile che possa adeguarsi alla politica, a religioni, o pirati d'ogni specie, sarebbe rischiare di naufragare. E io non so nuotare .
Coraggiosa cruda interpretazione nella quale mi ricorda dinamiche cinematografiche come Lolita e Il postino suona sempre due volte. Ciao Antonio
RispondiEliminaManu
Ciao!
RispondiEliminaHot questa poesia di pura sensualità. Ora c'è come, ho pensato diversamente.
Sigo questo blog.
RispondiEliminaMi piace l'italiano
leo y entiendo en buena parte. Me resulta gratísima esta lengua
Con permiso, saludos abrazos
PiliMPilar
Davvero toccante.
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