La goccia
Rimproverarsi senza esserne sicuri, riflettere fissando nel vuoto. Saper che la goccia ancora oggi scava la roccia. Il tempo scorre e modella gli ideali in prospettive diverse: sarà luce, oppure oscurità sulle lusinghe di cose incompiute. Immaginare, osservare, ascoltare, è tutto quel che scrivo a quel che dico sulle vicende della vita, sulla felicità, sulla frustrazione, alla gloria che viene e va nei fuochi perversi dell'umanità. Insomma, chi siamo in realtà, se non pezzi di carne con una scatola grigia con dentro le nostre convenzioni sociali ognuna diversa dagli altri. Nessuno ricorda quando si nasce, come nessuno sa dopo la morte. Godersi la vita è l'unico modo per togliersi di dosso tutto quello che nuoce, perché quando sai di non sbagliare, non esiste una ragione plausibile che possa adeguarsi alla politica, a religioni, o pirati d'ogni specie, sarebbe rischiare di naufragare. E io non so nuotare .
che bell'elogio...
RispondiEliminapoetico e rispettabile..ciao.
Commovente il tuo omaggio al maestro Bigazzi.Lirica nella quale proponi con maestria alcuni titoli dei suoi brani, creando una sorta di poesia dentro la poesia. Grazie Antonio
RispondiEliminaRodolfo
un elogio impeccabile!
RispondiEliminagrazie per la vostra sensibile attenzione. un saluto caro
RispondiEliminaantonio
bellisimo!!!!
RispondiEliminaun abrazo fraterno
lidia-la escriba
Molto bella e simpatica
RispondiEliminaArt trascende lingua
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