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Dietro un sorriso 🎶

Il mattino è l'inizio della nuova giornata. Lo sanno bene i miei pensieri dì ieri che bussano ancora nella mente.   Zittisco la sveglia e corro allo specchio  mi ricompongo e scappo al lavoro . Il bus 126 lo vedo arrivare:  lo prendo al volo col fiatone in mezzo alla folla, mi metto di fianco per scorrere meglio tra morbide forme e spigoli di gomiti  pressati di gente. Sono fuori, piove leggero lungo la breve distanza  che mi divide da te. Non tarderò, ho la sete di sempre che mi disseta alla fonte della tua bellezza. I miei pensieri non ricordo più, forse svaniti dalla luce del giorno. Grazie a te, che sai rendere leggero il peso dei miei capricci. La sera è un velo nel dubbio che cresce lentamente, ma tu sai comprendere nonostante qualcosa sia fuggito da me... stupide cose di cui dovrei dimenticare, ( Il mio gatto fa le fusa, mi guarda e socchiude gli occhi) sembra voglia dire che non ho nulla da temere. L'immaginazione può essere utile quando i pensieri...

Un uomo tutto d'un pezzo 🎶Satira






Un uomo tutto d'un pezzo 

https://storage.aisongmaker.io/audio/3d7d8f60-6ae1-42f2-a119-e64d21588c74.mp3


 Questa è la storia di un uomo basso e tarchiato, quasi

sempre in doppiopetto con l'unico difetto di sentirsi
un uomo tutto d'un pezzo.
Nel suo rione lo chiamavano: "u strunzo".
Quando il mondo lo faceva incazzare, gli dava una
spinta e lo faceva cascare. Per le donne era un re e
se le trombava all'ora del tè, e se erano emancipate
se le faceva strapazzate.
Diceva d'essere maschilista e per questo se ne
vantava. Era un uomo tutto d'un pezzo e pretendeva
rispetto da questo mondo disamorato.
Della gente se ne fregava se gli diceva impertinente,
ma non per questo li biasimava, tirava dritto e li perdonava;
 ma se gli davano del coglione se li mangiava
come un leone.
Era così, nel bene e nel male, lui si sentiva un uomo speciale.

Questa è la storia di un uomo tutto d'un pezzo e, se volete
conoscere il suo nome, lo troverete in quel luogo dove
regna poco rumore, sopra una pietra di marmo è inciso il
 suo nome con accanto la sua foto in bianco-nero: "Qui riposa
o forse no, Alfio Puccinno sbranato dal suo cane
 Serafino, in un tragico momento di misteriosa follia.

Pace all'anima sua... 

Il grosso cane fu presto amato e stimato da tutti i cornuti
del rione, i quali in segno di gratitudine gli donarono una
medaglia d'oro con scritto: 
"Grazie Pastore Serafino!"
Però le donne a lui... dicevano di si!

Di si...


2011 pubblicato 2018



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