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L'orto del padrone 🎶

L'orto del padrone. Musica e voce di Ercos. Accademia Anonimo Internazionale  https://storage.aisongmaker.io/audio/0275be59-cac9-4b36-90c5-5c9f3118006f.mp3 C'è chi da ordini, e chi lavora. Non menar la terra o zappatore Trattala bene con amore.   Afferra  una zolla guarda com'è bella. Vedi il sole come sorride, il suo calore ti renderà felice. Sgorga lesto il sudore sul tuo corpo  assai mesto, stringi i denti o peccatore che bestemmi m entre lavori. Zappa bene con devozione il mio orto per favore... Voglio ripetere una volta ancora quello che ti ho appena detto... o vecchio zappatore... Zappa zappa con amore... Non menar la terra  Trattala bene con amore.   Afferra  una zolla guarda com'è bella. Vedi il sole come sorride, il suo calore ti renderà felice. Sgorga lesto il sudore sul tuo corpo  assai mesto, stringi i denti o peccatore che bestemmi m entre lavori. Zappa bene con devozione il mio orto per favore... Lallalla lallalla lallalla......

Un uomo tutto d'un pezzo 🎶Satira




Testo cantato Accademia Anonimo Internazionale 

https://storage.aisongmaker.io/audio/933452d2-07bd-4096-8237-4d964e4107c1.mp3


 Questa è la storia di un uomo basso e tarchiato, quasi

sempre in doppiopetto con l'unico difetto di sentirsi
un uomo tutto d'un pezzo.
Nel suo rione lo chiamavano: "u strunzo".
Quando il mondo lo faceva incazzare, gli dava una
spinta e lo faceva cascare. Per le donne era un re e
se le trombava all'ora del tè, e se erano emancipate
se le faceva strapazzate.
Diceva d'essere maschilista e per questo se ne
vantava. Era un uomo tutto d'un pezzo e pretendeva
rispetto da questo mondo disamorato.
Della gente se ne fregava se gli diceva impertinente,
ma non per questo li biasimava, tirava dritto e li perdonava;
 ma se gli davano del coglione se li mangiava
come un leone.
Era così, nel bene e nel male, lui si sentiva un uomo speciale.

Questa è la storia di un uomo tutto d'un pezzo e, se volete
conoscere il suo nome, lo troverete in quel luogo dove
regna poco rumore, sopra una pietra di marmo è inciso il
 suo nome con accanto la sua foto in bianco-nero: "Qui riposa
o forse no, Alfio Puccinno sbranato dal suo cane
 Serafino, in un tragico momento di misteriosa follia.

Pace all'anima sua... 

Il grosso cane fu presto amato e stimato da tutti i cornuti
del rione, i quali in segno di gratitudine gli donarono una
medaglia d'oro con scritto: 
"Grazie Pastore Serafino!"
Però le donne a lui... dicevano di si!

Di si...


2011 pubblicato 2018



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