Antonio Mariani è un artista e autore italiano attivo nel campo della pittura e della scrittura. Si forma attraverso percorsi personali di ricerca visiva e letteraria, sviluppando nel tempo un linguaggio espressivo che unisce osservazione, introspezione e sperimentazione. Vive e lavora in Italia
Impressioni https://storage.aisongmaker.io/audio/7118d2aa-7528-4d80-ad51-6c076f3ae Ho immaginato vallate fiorite ondeggiare da tiepidi venti profumati di limone impressions impressions I imagined flowery valleys swaying in the warm, lemon-scented winds. Ho ammirato il blu del mare con le sue onde danzare sotto il cielo terso profumato di salsedine impressions impressions I admired the Blue under the clear, salt-scented sky Ho deliziato aroma di tè provenire dal salotto con biscotti al sapore di miele nel latte impressions impressions I delighted in the aroma of tea wafting from the living room With biscuits flavored with honey and milk Ho ricordato lenzuola di seta sul letto disfatto profumate di mandorle impressions impressions I remembered silk sheets on the unmade bed scented with almonds Ho sognato un treno a vapore in un campo di grano con le rotaie dritte al tuo cuore Impressions impressions I dreamed of train in a wheat field with its track...
lentamente; la gente sviene in ogni luogo: lungo le strade,
nelle case, nei negozi senza più cassiere, nei ristoranti
che non ristorano più, negli hotel senza più stelle, nei treni
arroventitati, insomma ovunque: basti pensare che le gomme
delle auto si squagliano come burro; l'Arno è la
dimostrazione inconfutabile dello scempio apocalittico
fiorentino: centinaia di pesci, talpe, resti di carcasse di
animali d'ogni specie e brandelli di carne, sono
riversi lungo la riva stagnante del fiume; l'aria è irrespirabile
per la micidiale puzza che proviene dai resti putrefatti, oramai
in stato di decomposizione; nel frattempo, sono state prese
d'assalto da migliaia di persone le vasche delle fontane, come
pure le piscine pubbliche, ma purtroppo, nonostante la misera
quantità di acqua sporca che esse contengono, galleggiano manichini
privi di vita; nel cielo decine e decine di avvoltoi sono in aspettativa
di quelle povere persone distese per terra a bocca
aperta ridotte al lumicino; tuttavia i soccorsi stradali cercano
invano di soccorrerli ma pure loro stramazzano al suolo per dispendio
di energie; l'esercito è intervenuto con tempestività , ma poco dopo è stato costretto a ritirarsi nelle chiese nel disperato bisogno di refrigero, i preti però, anch'essi in balia del caos, si sono scagliati in mutande contro di loro, respingendoli fuori a suon di mazzate e calci nel sedere. Insomma, analizzando questa mostruosa situazione, sembra scontato di essere arrivati alla frutta.
Io me ne sto all'ombra dei miei pensieri, con la sigaretta accesa e osservo senza angoscia la gente che va in "fumo;" nel contempo, aspetto senza ansia la morte, la quale, come una puttana non esiterà un solo istante ad accogliermi dentro la sua fogna nera; e mi accorgo solo adesso, che pur brutta sia la morte, essa in realtà è come la vita, in quanto: "Prima si muore dal troppo caldo, poi si muore dal troppo freddo". "Adesso dove la trovo la maglia di lana e tutto il resto, per proteggermi da questo dannato clima siberiano?" DRIIIIN... Suona la sveglia e guardo fuori, sta nevicando: "Firenze mi aspetta come una sposa vestita di bianco. La vita continua!
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