Uno dei sette
Sono esausto,
ripongo la penna
e la mente nella credenza.
Chiudo a chiave,
apro la porta a uno dei sette
peccati capitali,
che con aria malconcia
comincia a serpeggiare
come edera fresca attorno
al mio corpo, fino a farmi toccare
con mano l'accidia più profonda.
Sono nudo come bruco
e mi annoio nella goduria dell'ozio
tra una birra e un po' di fumo,
disteso lungo sul divano a grattarmi
un gratta e vinci.
Oggi lascio il mondo fuori a scannarsi da solo .
La trovo solleticante provocatoria.
RispondiEliminaNotte Antonio
Manu
Un pezzetto di quotidianità fatta di provocazione e sogni per un futuro migliore....Buona giornata!
RispondiEliminaTi ho scoperto per caso.
RispondiEliminaPiacere di conoscerti.
La tua poesia"Non voglio pensare" mi piace molto.
Posso pubblicarla?
Ti aspetto sul mio blog di poesia.
RispondiEliminahttp://maioluca.blogspot.it/
RispondiEliminabravo...mi piace il tuo blog