Passa ai contenuti principali

In primo piano

La goccia

  Rimproverarsi senza esserne sicuri, riflettere fissando nel vuoto. Saper che la goccia  ancora oggi scava la roccia. Il tempo scorre e modella  gli ideali in prospettive diverse: sarà luce, oppure oscurità sulle lusinghe di cose incompiute. Immaginare, osservare, ascoltare, è tutto quel che scrivo a quel che dico sulle vicende della vita, sulla felicità,  sulla frustrazione, alla gloria che viene e va  nei fuochi perversi dell'umanità. Insomma, chi siamo in realtà, se non pezzi di carne con una scatola grigia con dentro le nostre convenzioni sociali ognuna diversa dagli altri. Nessuno ricorda quando si nasce, come nessuno sa dopo la morte. Godersi la vita è l'unico modo per togliersi di dosso tutto quello che nuoce, perché quando sai di non sbagliare, non esiste una ragione plausibile che possa adeguarsi  alla politica, a religioni, o pirati d'ogni specie, sarebbe rischiare di naufragare. E io non so nuotare .

Elettroshock







Lui mi parlava di sé e mentre
 lo faceva piangeva di rabbia.

Non me ne frega niente se non ho
la luce di un re, la corona in testa
non fa per me.
Vivo nel buio di questa
prigione come eclisse di un sole
sgualcito che veglia l'angoscia
e divora la mente.
Sono sterco di vecchia data
inodore e senza colore, come
la minestra fredda che rigurgito ogni sera.
Il mio nome è inchiostro
versato sul destino di una vita sbagliata.
Non me ne frega niente
se domani sarò come sempre
con le mani nelle tasche
a cercare il mare azzurro che non ricordo più.
Io voglio stare solo con me stesso
a dissetarmi del succo agro della
mia anima, che ho spremuto e trattenuto
ad ogni elettroshock,
per non rimuovere quei teneri ricordi
di quel bambino che giocava con i soldatini,
mentre oggi per tirarmi su sbavo senza 
ritegno dietro l'ombra di un culo di donna.

Poi, mi guardò negli occhi e imprecando
se ne andò con una cicca tra le dita
ingiallite di nicotina, quand'ecco che girò
la testa verso me e urlando mi implorò
di portarlo via da quell'inferno, o di li a poco
ne sarebbe uscito morto.
Gli dissi si e me ne andai, lasciandomi alle spalle
quel povero cristo abbandonato da tutti .





Commenti

  1. Anonimo3/21/2013

    Per puro caso ebbi modo di videre su youtube l'emergenza negli ospddali psichiatrici giuridici,una vera vergogna!Uomini abbandonati dai parenti lasciati a marcire in celle sporche e sopraffollate. Grazie per saper scrivere storie che tanti ignorano.
    Una sua ammiratrice

    RispondiElimina
  2. Profondo e incisivo. Mi è piaciuto.
    So che non tutti hanno voglia o tempo di leggere versi, ma per me è un vero piacere scoprire che c'è ancora qualcuno che scrive, e lo fa anche bene!

    http://pensierinviaggioo.blogspot.it

    RispondiElimina
  3. Anonimo4/19/2013

    profundo y excelso!!!!
    muchas gracias Antonio!
    un abrazo
    lidia-la escriba

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari