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Lune rosse

Due bicchieri di felicità per brindare al nostro pazzo amore, bello come un film  di spiagge hawaiane con i tuoi  occhi languidi che brillano nei miei, mentre la musica delle onde culla le nostre vibrazioni  in queste straordinarie notti di lune rosse d'amore. Tu che sei quella che non chiede mai e fai di me un guerriero di pace, tu che quando ti vesti di sorrisi fai splendere il sole nei cieli dipinti di arcobaleni che cancellano il grigio delle delusioni, tu che sai leggere in fondo ai pensieri che custodisco per te, quando ti spogli per fare l'amore intanto   che canti la canzone che ho scritto per te, diventi una stella che arrossisce davanti alla luna che splende nel cielo dei nostri peccati. Tu che sei frutto da mordere e succhiare dalle tue labbra che sanno di sale  la fame che disseta sotto queste notti di lune rosse.

Ridotto all'osso











Metafora ironica



 Sono sempre qui.

Solo per te.

 Instancabile come tu mi vuoi,

con la lingua consumata senza sostanza 

sulla tua bocca diventata la mia casa.

Sei tu a condurre il gioco, amante esuberante.

Io di carne, tu di ferro caldo elegante

sulle mie membra assai sfiancate.

Sento ormai lo scricchiolio di un corpo

letteralmente ridotto all'osso;

e non ho da lamentarmi
 
nonostante qualche pelo pubico impigliato 

  tra la mandibola e mascella,

e non ho da biasimarti e ti comprendo

 quando svanisci e poi ritorni

 dal tuo guerriero dalla spada cadente.

Capisco e non ti detesto

per uno che hai ridotto all'osso

non resta altro che sputargli addosso .



























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