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Aspettando Natale

Fiammelle di candele si fanno belle come stelle che omaggiano  con timido splendore i tuoi occhi chiari di luna piena.  Luce e ombre sulle pareti e nei capelli tuoi raccolti  da un nastro rosso  come sole di tramonto. Fuori dai vetri l'inverno esalta il meglio di sé: leggiadri fiocchi di neve lentamente ricoprono l'abete e l'agrifoglio sul muschio profumato di cose vissute, sopra piccole sporgenze di stretti percorsi di pietre e radici che costeggiano il bosco assopito nel silenzio. Sereni i nostri cuori dentro queste mura calde davanti al focolare  che unisce il nostro amore. Tu, che mi stringi le mani forte sui tuoi fianchi benedetti in questo giorno di festa e vino rosso, tra il profumo di mandarini e castagne sul fuoco  nell'attesa che venga Natale  e l'anno Nuovo. Di questi notti che vorrei  non finissero mai per non tornare a respirare le cose di sempre, tra il rumore della pazza folla che non so più amare . 2011

Ridotto all'osso











Metafora ironica



 Sono sempre qui.

Solo per te.

 Instancabile come tu mi vuoi,

con la lingua consumata senza sostanza 

sulla tua bocca diventata la mia casa.

Sei tu a condurre il gioco, amante esuberante.

Io di carne, tu di ferro caldo elegante

sulle mie membra assai sfiancate.

Sento ormai lo scricchiolio di un corpo

letteralmente ridotto all'osso;

e non ho da lamentarmi
 
nonostante qualche pelo pubico impigliato 

  tra la mandibola e mascella,

e non ho da biasimarti e ti comprendo

 quando svanisci e poi ritorni

 dal tuo guerriero dalla spada cadente.

Capisco e non ti detesto

per uno che hai ridotto all'osso

non resta altro che sputargli addosso .



























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