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In primo piano

Ogni cosa al suo posto

(Sfumature erotiche con finale a sorpresa) Io sono uno tranquillo, mi agito raramente e mai perdo il controllo. Alcuni dicono che sono freddo, rigido. E' vero, confermo. A me la storia che sono pieno di durezza fa piacere perchè  l'associo a un'idea di solidità positiva che ritengo elemento di pregevolezza. Spesso, e lo dico senza ostentazione di superiorità, mi sento circondato da mezze calzette, li vedo lì, mezzo incurvati, fragili, ed io penso che non sia un gran bello spettacolo. Capisco che presentarsi come di consistenza inflessibile può dare la stura a delle critiche aspre, soprattutto da parte di quelli che predicano un buonismo qualunquista, fatto di malleabilità. Hanno torto e sono in tanti; ho la netta convinzione, credetemi, che siano in malafede e lo facciano per tornaconto personale e, in ogni caso, per vile comodità. Visti poi questi tempi difficili, si ha un bel dire di comprensione, di solidarietà, di accoglimento del diverso: tutte balle perchè in momenti

Per quel tanto desiderarti




Per quel tanto desiderarti

Saro' come il tuo pesciolino
che ciondola tra le chiavi
del tuo motorino.
Un po' furfante, un po' ingenuo,
ma certo prigioniero all'amo che abboccai
a tal bellezza che mi recasti.
Sei bella, sei tanta, sei la sete
nel deserto che stordisce la mente
nel miraggio perverso.
Sguizzero' col cuore in gola
sulla tua schiena bagnata di sudore,
girando in lungo e in largo
tra le meraviglie delle tue carni,
lambendo di grazia le grandi areole brune
su cui mordicchio e succhio
le punte turgide dei tuoi seni bianchi.
Di coda e di pinna frugo e contemplo
il solco ombroso del tuo maestoso culo,
e giù' ancora tra le lunghe cosce,
scivolo nel dolce ardore della tua saporosa natura.
E io, che sono il tuo pesciolino incline all'indecenza,
mi tuffo a capofitto nelle calde acque dei tuoi umori,
mentre gridi al mondo il tuo smisurato piacere,
affondo trionfante nel flusso regale del mio venire!












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