Se il silenzio della notte è più forte
di un tuono, è per via di te, che non
parli e non ridi più in questo tempo
assordante di cantilenanti litanie
che invocano il tuo nome.
Tormento nell'anima, rami di
foglie ingiallite sotto i tuoi piedi
appesantiti da illuse compagnie.
Ricordi le nostre mani su di noi?
La lentezza della luce,
i tuoi occhi ansiosi nelle lunghe
pause di silenzio davanti a un caffè
più nero delle tue incomprensibili manie;
ricordi la tua testolina
spettinata sulla mia spalla
mentre sussurravi ti amo?
Ti regalai la stagione più bella,
la prima primavera d'amore come volevi,
mentre l'aurora accendeva
di rosa il tuo corpo di futura sposa.
Ma i ricordi scivolano via.
Serena nel cuore con gli occhi di pianto
distesa sul letto
col bisogno di sentirmi ancora tuo,
come quando teneramente
stringevi le mie gote in un sorriso
a dire di voler un figlio.
2011
A ver si he comprendido:
RispondiElimina'Serena nel cuore con gli occhi di pianto'
'...En el corazón con los ojos del llanto...'
Me dejo llevar por la musicalidad del texto e imagino que lo recitara a viva voz.
Te sigo, Antonio.
"serena nel cuore con gli occhi di pianto) Hai capito bene, ti ringrazio per le belle cose che dici tanto da esserne lusingato. sappi, che ti seguo anch'io. ciao cara
RispondiEliminabellisimo poema!gracias por comentar en mi blog!
RispondiEliminaun abrazo
lidia-la escriba
Solo una parola: bellissima
RispondiEliminaQuesto blog è straordinario. Sono cosi felice di averlo "per caso" incontrato. complimenti.
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